Dal 9 al 12 giugno, a Cagliari, si è tenuto il XIV Congresso INSTM sulle Scienze e Tecnologie dei Materiali, dove la Ricercatrice dell’Università degli Studi di Cagliari, Manuela Schirru, ha avuto l’occasione di presentare il poster intitolato “Structure and Morphology of E-Waste-Derived High Value Metal Nanoparticles“, prodotto nell’ambito delle attività di ricerca del progetto SMaRT PCBs.
Il congresso è stata un’occasione per discutere aspetti fondamentali, innovativi e applicativi sulla scienza e tecnologia dei materiali e per promuovere una piena integrazione e un confronto interdisciplinare tra i partecipanti.
Perché è importante riciclare i RAEE?
La rapida evoluzione della tecnologia e l’aumento della domanda di dispositivi elettronici stanno esaurendo le risorse naturali e incrementando i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettronici (RAEE). Riciclare questi rifiuti aiuta a trovare nuove fonti di materie prime e a ridurre l’impatto ambientale. I rifiuti elettronici, come televisori, computer e telefoni cellulari, contengono circuiti stampati (PCB) con metalli preziosi come rame, argento e oro.
Il processo di recupero del rame dai PCB nel progetto SMaRT PCBs
Per recuperare il rame dai PCB, è stato utilizzato un metodo di estrazione selettiva con una soluzione di ammoniaca e perossido di idrogeno (H2O2). Questo processo permette di estrarre il rame, che viene poi trasformato in nanoparticelle di rame (Cu NPs) usando citrato trisodico diidrato e boro idruro di potassio come stabilizzanti e riducenti.
Conclusioni e prospettive future
Questo metodo si è dimostrato efficace per il recupero selettivo del rame dai PCB e la sintesi delle nanoparticelle di rame a temperatura ambiente. Questo approccio innovativo rappresenta un passo avanti nel riciclaggio sostenibile dei rifiuti elettronici, riducendo l’impatto ambientale e recuperando metalli preziosi da risorse altrimenti sprecate.
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